Eventi
Se il vino merita la medaglia che si fa?
Abbiamo ripreso in questi giorni l’aggiornamento della nostra guida dei vini on line www.ilvinopertutti.it ; sono i vini che abbiamo assaggiato noi nelle redazioni e abbiamo inserito le medaglie per facilitarne l’individualizzazione.
Non abbiamo la pretesa di dare giudizi unici, ma lo facciamo con serietà e professionalità, anche perché i nostri degustatori sono gli stessi che vanno a fare le degustazioni nei concorsi internazionali, e collaborano con altre guide.
I punteggi sono gli stessi che si danno ai concorsi, ma le medaglie no. Nei concorsi si deve tenere conto delle percentuali sul monte dei campioni presenti, mentre noi diamo i punteggi a prescindere e ai migliori vini attribuiamo la nostra medaglia, ovviamente virtuale.
Noi le medaglie le diamo in questa misura: vino da 85 a 86 Silver; da 87 a 89 Gold e da 90 a 100 Platinum. Noi pensiamo che se un vino è buono va data la medaglia; un riconoscimento per i produttori che lottano con la natura per avere il loro miglior vino.
La polemica che ha fatto un giornalista non ci tocca minimamente, anche perché i social lo hanno snobbato, ma riteniamo doveroso fare chiarezza sul nostro modus operandi. Leggi il resto di questo articolo »
Vino e olio: l’emergente emisfero Sud e l’abominevole freno della burocrazia
Il manager del tessile Edoardo Miroglio, che ha pure un’attività vitivinicola nel Roero (la Tenuta Carretta a Piobesi d’Alba), lunedì ha dialogato, insieme col figlio Franco, davanti a un gruppetto di giornalisti in occasione dei 550 anni della sua azienda.
E, parlando di investimenti, ha detto che prossimamente punterà sull’Alta Langa. Un investimento dovuto ai cambiamenti climatici, che già gli hanno fatto cambiare strategia in Bulgaria, dove ha un’altra azienda vitivinicola? Sì, per il 20% delle motivazioni c’è anche quella.
Cambia il clima e non è solo una questione di stress idrico, ma anche di nuove patologie che fanno capolino in agricoltura. In Italia il vino va a braccetto con l’olio, in moltissime situazioni, ma anche l’olio, come il miele, non garantisce più grandi performance, dal punto di vista quantitativo, come in passato.
A Verona, dove la fiera svolge un’azione di collettore fra i produttori di vino (Vinitaly) e quelli di olio (Sol-Agrifood), sono andati a vedere cosa succede nell’emisfero australe, sondando le cultivar con le migliori performance. E hanno premiato gli oli di Sudafrica, Cile e Argentina.
Questo anche grazie a un accordo tra Veronafiere e Intex Osaka, Leggi il resto di questo articolo »
Rinascita del “Vino della Pace” nei vitigni della Vigna del Mondo di Cormòns
Dopo 4 anni di stop rinasce il ‘Vino della Pace’.
A riportare nelle bottiglie questo vino della Cantina Produttori Cormons, che dal 2012 é rimasto chiuso nelle vasche in cantina, sarà la vendemmia 2017 che, alla fine del mese, celebrerà il ritorno, sulle colline del Collio, di un altro simbolo di pace e fratellanza.
Questo vino “speciale” è prodotto con le uve di oltre 600 diversi vitigni provenienti dai cinque continenti e coltivati nella “Vigna del Mondo” a Cormons, dove, per quasi vent’anni, è stato inviato ai potenti della terra e ai Capi di Stato di tutto il pianeta «quale segno di pace e fratellanza fra i popoli», impreziosito dalle etichette disegnate da grandi artisti di fama internazionale.
A raccogliere le uve nei due ettari della vigna, come già successe negli scorsi anni, potrebbero essere un gruppo di studenti del Collegio del Mondo Unito di Duino (Ts).
https://gorizia.diariodelweb.it – 06/06/2017
Vino spaziale: per la NASA è possibile
In un futuro non troppo lontano un vino davvero spaziale potrebbe sbarcare sul mercato. No, non si tratta di una nuova etichetta pregiata prodotta da qualche rinomata cantina italiana. Quello che potrebbe finire nei calici dei più accaniti wine lovers è un vero e proprio vino stellare. Uno speciale nettare prodotto direttamente nello spazio.
A rivelarlo è il Business Insider che ha riportato alcune dichiarazioni di una ricercatrice della NASA che ha parlato della possibilità di creare un vino ad anni luce di distanza dalla terra.
A dimostrazione del fatto che è possibile portare avanti coltivazioni sane e di qualità anche nello spazio. Attualmente gli esperimenti hanno coinvolto lattuga e patate, ma non è detto che prima o poi non verranno estesi anche all’uva.
Tutto è nato da una semplice questione sottoposta da Gizmodo alla squadra della NASA che si occupa dell’agricoltura nello spazio. Leggi il resto di questo articolo »
Il mercato nipponico apre a pasta, vino e formaggi
Azzeramento dei dazi su alcolici, pasta e formaggi a pasta dura come Parmigiano provenienti dall’Ue, riconoscimento di 205 Dop e Igp europee di cui 44 italiane tra vini, formaggi, frutta e prosciutti.
Sono i primi dettagli dell’accordo commerciale tra Ue e Giappone che promette di rendere l’Europa, in 15 anni, il principale partner del paese del Sol Levante per gli scambi agroalimentari.
“Oggi è un bel giorno: piove dopo mesi di siccità e abbiamo un ottimo accordo”, è la reazione di Martin Merrild, il presidente del Copa che rappresenta le organizzazioni degli agricoltori di tutta Europa.
Il trattato bilaterale su cui si è raggiunto un “accordo di principio” prevede l’azzeramento delle tariffe su vino e vini frizzanti europei dall’entrata in vigore e il riconoscimento da parte nipponica di 35 additivi utilizzati nell’Ue, che ridurrà i costi per i produttori che esportano in Giappone.
L’accesso al mercato delle carni suine fresche sarà liberalizzato in 10 anni e lo stesso vale per quelle preparate. Più lunghi i tempi per la carne di manzo, con dazi ridotti dal 38,5% al 9% in 15 anni.
Liberalizzazione totale in 15 anni per i formaggi a pasta dura Ue, Leggi il resto di questo articolo »
Vino: 40 metri sotto il mare,il segreto per un Bandol d’eccezione
Saint-Mandrier-sur-Mer (Francia). Tuffarsi nelle profondità del Mediterraneo e scegliere un vino speciale, dal gusto inedito.
Centoventi bottiglie di Bandol – bianco, rosso e rosè – sono state messe a invecchiare per un anno a 40 metri sotto il mare, al largo della Costa Azzurra, per esaltarne gli aromi e generarne di nuovi.
“Tutto è iniziato con la scoperta di anfore di centinaia o migliaia di anni, e con i più recenti ritrovamenti di bottiglie di vino e champagne depositate per decenni sui fondali marini”, ha spiegato il direttore della scuola di sub di Saint-Mandrier (sud-est della Francia), Jerome Vincent, che negli anni si è appassionato a questo tipo di scoperte.
Un ‘cacciatore di relitti’ che ha trovato decine di bottiglie affondate durante la Seconda Guerra Mondiale. “La gente di qui ha assaggiato questi vini e li ha molto apprezzati”, racconta Vincent spiegando come è nata l’idea di mettere a invecchiare il vino sul fondo del mare. Leggi il resto di questo articolo »
Epokale, il vino che riposa nelle viscere della terra
La cantina altoatesina Tramin ha presentato la sua ultima etichetta, un Gewurztraminer affinato sette anni in una miniera della Val Ridanna.
Silenzio totale,
la neve in primavera, il buio pesto.
La Miniera di Monteneve, in Val Ridanna in Alto Adige è stato un luogo di fatica sovraumana per secoli. Per 800 anni generazioni di minatori hanno portato alla luce piombo zinco e argento.
Oggi è sede del Museo Provinciale delle Miniere ed è tra i siti più visitati della regione con oltre 20 mila presenze l’anno.
L’annata presentata è la 2009, con raccolta effettuata a fine ottobre e con uve scelte all’interno di vigneti vicini a quelli del Maso Nussbaumer – da cui prende il nome il più famoso dei vini della cantina Tramin.
Il posto è quello della Sella, una fascia collinare ai piedi del Massiccio della Mendola, una sorta di cru votato per il Gewurztraminer, composto da calcare, porfido e argilla a 450 metri di altezza e che guarda il lago di Caldaro.
Un piccolo borghetto con la sua splendida chiesa romanica, luogo di eccellenza per i vini già dai tempi dei romani.
Il microclima misto – di montagna la sera con escursioni termiche importanti e mediterraneo durante il giorno grazie all’Ora, il vento caldo che arriva dal lago di Garda – fa di questo lembo di terra un terroir particolare che regala uve integre nella loro carica olfattiva.
Le bottiglie di Epokale sono entrate in miniera nell’agosto del 2010, circa 1200 pezzi per ogni annata. Le prime saranno messe in commercio a breve, dopo un affinamento di sette anni. Leggi il resto di questo articolo »
Un Vino DOCG per la Mille Miglia
Villa Trasqua è una pregiata azienda vitivinicola nella regione del Chianti Classico DOCG “Gallo Nero”. La più antica DOCG d’Italia con 300 anni di storia.
A Vinitaly 2017 aveva annunciato la partnership con la Mille Miglia 2017, forse la più celebre corsa di auto d’epoca.
Di fatto, Villa Trasqua non ha solo assunto la veste di suo official wine sponsor, ma ha anche partecipato alla gara con alcuni propri equipaggi.
Per l’occasione, Villa Trasqua ha realizzato una Magnum limited edition Gallo Nero Gran selezione. Dedicata l’etichetta personalizzata con serigrafia manuale in argento 980/1000 ispirata al mito della Freccia Rossa. La “leggendaria” corsa della Freccia Rossa.
La Mille Miglia è partita da Brescia il 18 maggio per raggiungere Roma, e far rientro quattro giorni dopo nella città lombarda. Con circa 1600 chilometri di percorso attraverso sette regioni italiane, è certo un formidabile strumento di promozione del Bel Paese, e dunque delle sue eccellenze, come appunto il territorio del Chianti Classico. Leggi il resto di questo articolo »
Vino, a Bruxelles premiate 14 cantine della regione
Sei ori, sette argenti e una Gran Medaglia d’Oro: questi i numeri dell’Emilia Romagna del vino alla 24/a edizione del Concours Mondial de Bruxelles, rassegna itinerante, svoltasi quest’anno a Valladolid in Spagna, dove sono stati degustati oltre 9000 campioni provenienti da tutti il mondo.
Tra questi, i 320 membri della giuria internazionale hanno assegnato il gradino più alto del podio, quello dedicato alla Gran Medaglia d’Oro, il Lambrusco Amabile 2016 della Cantina di Santa Croce di Modena.
Un successo per la produzione regionale, raggiunto oltre per il percorso di qualità intrapreso dai vini del territorio, anche per l’aumento di iscrizioni dovuto al sodalizio stretto tra il Concours Mondial de Bruxelles e “Emilia Romagna da Bere e da Mangiare”, la guida ai vini regionali da oltre 10 anni realizzata da Agenzia PrimaPagina insieme ad Ais Emilia e Romagna, con il patrocinio dell’Assessorato all’Agricoltura della Regione e dell’Enoteca Regionale.
www.parmadaily.it – 19/05/2017
Papa Francesco gusta il vino dei francescani di Tramonti
C’era anche un pezzo di Costiera amalfitana sull’aereo che ha condotto Papa Francesco in Egitto.
Anzi uno dei nettari di uve prodotto dalle vitigni autoctoni di Tramonti. Per l’esattezza quelli della cantina che prende il nome dal santo protettore d’Italia: San Francesco.
Una singolare coincidenza la scelta dei selezionatori di Alitalia che proprio per questo viaggio hanno servito in volo un vino carico di storia e di significato.
Già, perché al di là dell’azienda produttrice dell’E’ Iss, un rosso prodotto in purezza con sole bacche rosse raccolte dal plurisecolare Tintore, c’è un rito ancestrale che a Tramonti lega le produzioni agricole al culto di San Francesco.
E questo per la presenza dell’omonimo convento di Polvica che per alcuni secoli è stato un punto di riferimento oltre che un luogo di carità cristiana.
A Tramonti dicono ancora oggi «San Francesco piglia e dà». Un detto che sta a significare come la questua dei frati si trasformava in sostegno per i più bisognosi.
E tra gli aneddoti anche un’usanza che vedeva protagonisti i casari della cittadina montana. Il 4 ottobre, infatti, la trasformazione del latte era destinata interamente al convento dei francescani.
Quel giorno si producevano solo provoloni e caciocavalli che i frati conservavano nella loro cantina. Ed è qui che maturava anche il vino.
Una tradizione che è avvalorata anche da una poesia in vernacolo di un anonimo del 700 rinvenuta proprio qualche anno fa. «San Francisc è ‘o protettore e Tramunt; è ‘o protettore d’o vino e d’o latte», inizia così la metrica che ricorda come nel paese montano della Costiera fosse forte la devozione per il santo al punto che dinanzi a tutte le porte delle abitazioni non mancava mai un’immaginetta.
www.ilmattino.it – 30/04/2017