Eventi
Vino: 40 metri sotto il mare,il segreto per un Bandol d’eccezione
Saint-Mandrier-sur-Mer (Francia). Tuffarsi nelle profondità del Mediterraneo e scegliere un vino speciale, dal gusto inedito.
Centoventi bottiglie di Bandol – bianco, rosso e rosè – sono state messe a invecchiare per un anno a 40 metri sotto il mare, al largo della Costa Azzurra, per esaltarne gli aromi e generarne di nuovi.
“Tutto è iniziato con la scoperta di anfore di centinaia o migliaia di anni, e con i più recenti ritrovamenti di bottiglie di vino e champagne depositate per decenni sui fondali marini”, ha spiegato il direttore della scuola di sub di Saint-Mandrier (sud-est della Francia), Jerome Vincent, che negli anni si è appassionato a questo tipo di scoperte.
Un ‘cacciatore di relitti’ che ha trovato decine di bottiglie affondate durante la Seconda Guerra Mondiale. “La gente di qui ha assaggiato questi vini e li ha molto apprezzati”, racconta Vincent spiegando come è nata l’idea di mettere a invecchiare il vino sul fondo del mare. Leggi il resto di questo articolo »
Epokale, il vino che riposa nelle viscere della terra
La cantina altoatesina Tramin ha presentato la sua ultima etichetta, un Gewurztraminer affinato sette anni in una miniera della Val Ridanna.
Silenzio totale,
la neve in primavera, il buio pesto.
La Miniera di Monteneve, in Val Ridanna in Alto Adige è stato un luogo di fatica sovraumana per secoli. Per 800 anni generazioni di minatori hanno portato alla luce piombo zinco e argento.
Oggi è sede del Museo Provinciale delle Miniere ed è tra i siti più visitati della regione con oltre 20 mila presenze l’anno.
L’annata presentata è la 2009, con raccolta effettuata a fine ottobre e con uve scelte all’interno di vigneti vicini a quelli del Maso Nussbaumer – da cui prende il nome il più famoso dei vini della cantina Tramin.
Il posto è quello della Sella, una fascia collinare ai piedi del Massiccio della Mendola, una sorta di cru votato per il Gewurztraminer, composto da calcare, porfido e argilla a 450 metri di altezza e che guarda il lago di Caldaro.
Un piccolo borghetto con la sua splendida chiesa romanica, luogo di eccellenza per i vini già dai tempi dei romani.
Il microclima misto – di montagna la sera con escursioni termiche importanti e mediterraneo durante il giorno grazie all’Ora, il vento caldo che arriva dal lago di Garda – fa di questo lembo di terra un terroir particolare che regala uve integre nella loro carica olfattiva.
Le bottiglie di Epokale sono entrate in miniera nell’agosto del 2010, circa 1200 pezzi per ogni annata. Le prime saranno messe in commercio a breve, dopo un affinamento di sette anni. Leggi il resto di questo articolo »
Un Vino DOCG per la Mille Miglia
Villa Trasqua è una pregiata azienda vitivinicola nella regione del Chianti Classico DOCG “Gallo Nero”. La più antica DOCG d’Italia con 300 anni di storia.
A Vinitaly 2017 aveva annunciato la partnership con la Mille Miglia 2017, forse la più celebre corsa di auto d’epoca.
Di fatto, Villa Trasqua non ha solo assunto la veste di suo official wine sponsor, ma ha anche partecipato alla gara con alcuni propri equipaggi.
Per l’occasione, Villa Trasqua ha realizzato una Magnum limited edition Gallo Nero Gran selezione. Dedicata l’etichetta personalizzata con serigrafia manuale in argento 980/1000 ispirata al mito della Freccia Rossa. La “leggendaria” corsa della Freccia Rossa.
La Mille Miglia è partita da Brescia il 18 maggio per raggiungere Roma, e far rientro quattro giorni dopo nella città lombarda. Con circa 1600 chilometri di percorso attraverso sette regioni italiane, è certo un formidabile strumento di promozione del Bel Paese, e dunque delle sue eccellenze, come appunto il territorio del Chianti Classico. Leggi il resto di questo articolo »
Vino, a Bruxelles premiate 14 cantine della regione
Sei ori, sette argenti e una Gran Medaglia d’Oro: questi i numeri dell’Emilia Romagna del vino alla 24/a edizione del Concours Mondial de Bruxelles, rassegna itinerante, svoltasi quest’anno a Valladolid in Spagna, dove sono stati degustati oltre 9000 campioni provenienti da tutti il mondo.
Tra questi, i 320 membri della giuria internazionale hanno assegnato il gradino più alto del podio, quello dedicato alla Gran Medaglia d’Oro, il Lambrusco Amabile 2016 della Cantina di Santa Croce di Modena.
Un successo per la produzione regionale, raggiunto oltre per il percorso di qualità intrapreso dai vini del territorio, anche per l’aumento di iscrizioni dovuto al sodalizio stretto tra il Concours Mondial de Bruxelles e “Emilia Romagna da Bere e da Mangiare”, la guida ai vini regionali da oltre 10 anni realizzata da Agenzia PrimaPagina insieme ad Ais Emilia e Romagna, con il patrocinio dell’Assessorato all’Agricoltura della Regione e dell’Enoteca Regionale.
www.parmadaily.it – 19/05/2017
Papa Francesco gusta il vino dei francescani di Tramonti
C’era anche un pezzo di Costiera amalfitana sull’aereo che ha condotto Papa Francesco in Egitto.
Anzi uno dei nettari di uve prodotto dalle vitigni autoctoni di Tramonti. Per l’esattezza quelli della cantina che prende il nome dal santo protettore d’Italia: San Francesco.
Una singolare coincidenza la scelta dei selezionatori di Alitalia che proprio per questo viaggio hanno servito in volo un vino carico di storia e di significato.
Già, perché al di là dell’azienda produttrice dell’E’ Iss, un rosso prodotto in purezza con sole bacche rosse raccolte dal plurisecolare Tintore, c’è un rito ancestrale che a Tramonti lega le produzioni agricole al culto di San Francesco.
E questo per la presenza dell’omonimo convento di Polvica che per alcuni secoli è stato un punto di riferimento oltre che un luogo di carità cristiana.
A Tramonti dicono ancora oggi «San Francesco piglia e dà». Un detto che sta a significare come la questua dei frati si trasformava in sostegno per i più bisognosi.
E tra gli aneddoti anche un’usanza che vedeva protagonisti i casari della cittadina montana. Il 4 ottobre, infatti, la trasformazione del latte era destinata interamente al convento dei francescani.
Quel giorno si producevano solo provoloni e caciocavalli che i frati conservavano nella loro cantina. Ed è qui che maturava anche il vino.
Una tradizione che è avvalorata anche da una poesia in vernacolo di un anonimo del 700 rinvenuta proprio qualche anno fa. «San Francisc è ‘o protettore e Tramunt; è ‘o protettore d’o vino e d’o latte», inizia così la metrica che ricorda come nel paese montano della Costiera fosse forte la devozione per il santo al punto che dinanzi a tutte le porte delle abitazioni non mancava mai un’immaginetta.
www.ilmattino.it – 30/04/2017
Vino Santo, il rito della spremitura
Cerimonia con la Confraternita. Pisoni: «La vendemmia 2016 è stata ottima»
Rito della spremitura delle uve appassite di Nosiola ieri pomeriggio presso l’azienda vitivinicola Pisoni di Pergolese di Marco e Stefano Pisoni, azienda socia dell’Associazione Vignaioli Vino Santo, assieme ad altri 5 produttori privati ai quali si aggiunge la Cantina Toblino.
La spremitura si è svolta dopo che per oltre sei mesi i migliori grappoli di uva Nosiola hanno subito un processo di appassimento che le permetteranno di diventare il famoso “Vino Santo” che sarà poi messo nelle botti di legno e solo dopo cinque –sei anni di invecchiamento andrà sul mercato.
La cerimonia si è svolta alla presenza del capitolo della Confraternita della vite e del vino, sotto la regia del gran Maestro Enzo Merz.
L’importanza di questo prodotto è stata ricordata dal presidente dell’associazione Vignaioli Vino Santo Marco Pisoni.
Si tratta di un prodotto di nicchia, Leggi il resto di questo articolo »
Verona capitale del vino: al via Vinitaly
PERCHE’ SE NE PARLA
Gli appassionati di enologia non si lasciano certo scappare l’appuntamento più importante d’Italia. Vinitaly apre i battenti dal 9 al 12 aprile con la 51esima esposizione dei vini e distillati. Ben 4.272 espositori, un record per la manifestazione, di cui 4.049 italiani. La Fiera di Verona si anima tra assaggi prestigiosi, conferenze, talk, workshops e naturalmente gastronomia. L’evento è diventato negli anni un vero colosso, che tra business e cultura attira ogni anno migliaia di visitatori. Italiani e stranieri.
PERCHE’ ANDARE
Chi ama il vino e la cultura enologica non può perdere l’appuntamento più ricco dell’anno. E per l’occasione, visitare il centro storico di Verona non può che essere la ciliegina sulla torta. La meravigliosa Arena, la casa di Giulietta, i vicoli del centro medievale e rinascimentale, gli scorci meravigliosi sul fiume Adige. Leggi il resto di questo articolo »
Vino: enologo Falsini, bio e vegan due mondi opposti
“Spero ci sia ancora più affluenza e interesse per il vino italiano, la cui qualità è in crescita esponenziale.
E mi auguro anche che gli operatori internazionali capiscano cosa realmente l’Italia è e cosa può essere”.
E’ questo l’auspicio dell’enologo toscano Emiliano Falsini per il Vinitaly ormai alle porte, in programma dal 7 all’11 aprile a Verona.
Falsini, che segue oltre 40 aziende dal Piemonte alla Sicilia, ne ha parlato durante una degustazione di prodotti di alcune delle cantine da lui seguite, proposta a Milano al ristorante ‘Capra e Cavoli’.
“Potremmo dire – ha spiegato Falsini parlando delle nuove tendenze – che quelli proposti sono tutti vini vegan perché non utilizzano chiarificanti di origine animale e non sfruttano la forza lavoro degli animali” ha detto Falsini, spiegano la differenza con il bio.
“Paradossalmente sono due mondi diametralmente opposti. Per esempio, l’utilizzo di fertilizzanti di origine animale è ritenuto un plus nel mondo bio, ma non in quello vegan”. Leggi il resto di questo articolo »
Vino, Veronafiere: da oggi Brexit, ma a Vinitaly è remain
«Seguiamo con attenzione le vicende della Brexit e il suo impatto sul commercio, in particolare del nostro vino. A oggi però sembra stia sortendo l’effetto contrario: a Vinitaly infatti si sono già stati registrati 400 nuovi buyer del Regno Unito mai venuti a Vinitaly, che si aggiungono agli oltre 500 presenti ogni anno». Lo ha detto, oggi in occasione dell’avvio ufficiale del processo di uscita di Londra dall’Unione Europea, il direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani.
«Ovviamente – ha proseguito – è presto per prevedere cosa sarà del nostro vino nel secondo Paese importatore al mondo, ma ritengo che i freni commerciali non convengano a nessuno. Il Regno Unito esporta verso l’Ue l’equivalente annuo di 2,1mld di euro in liquori e distillati e importa dal Continente 1mld di bottiglie di vino per 2,6mld di euro. Un business, quello del vino Ue, che per la Wine and Spirit Trade Association (Wsta) britannica vale nel Regno Unito il 55% di un settore da quasi 20mld complessivi di euro. Confidiamo – ha concluso Mantovani – nella negoziazione da parte della filiera europea del vino, un prodotto che ha visto incrementare notevolmente i suoi consumi a scapito della birra». Leggi il resto di questo articolo »
Angelina Jolie e Brad Pitt di nuovo insieme per lanciare il loro brand di olio d’oliva
I rapporti tra Brad Pitt e Angelina Jolie non sono certo dei migliori al momento, ma i Brangelina si sono riuniti per un’occasione: il lancio del loro marchio gourmet di olio d’oliva. I due attori sono i proprietari di un castello in Francia che è stato valutato ben 60 milioni di dollari nel 2008, quando lo acquistarono.
Ovviamente tale cifra implica la necessità di investimenti ulteriori e fruttuosi, così il castello francese, lo Chateau Miraval, è stato utilizzato da Angelina Jolie e Brad Pitt per coltivare olive e produrre bottiglie di olio di oliva chiamate proprio con il nome del castello. Lo Chateau Miraval, tra l’altro, fu utilizzato nel 1979 anche dai Pink Floyd per registrare parte dell’album The Wall ed è qui che i due divi hollywoodiani sono convolati a nozze nel 2014.
Il castello ospita anche 150 acri di vigneto, con cui Brad e Angelina producono il loro vino rosé Miraval, applaudito dai critici del settore per la sua bontà. “Le classiche trappole dei vinai celebri non si applicano a questo caso. Loro non sono vinai-celebrità; Brad e Angelina sono veri vinai. Hanno assunto un vero viticoltore, hanno aspettato che il vino diventasse buono prima di metterlo in vendita. È un buon vino”, scriveva l’esperto di Vanity Fair. Leggi il resto di questo articolo »