Cos’è un “vino naturale”? “Una dicitura ingannevole per il consumatore”, dice l’Ue

Cos’è un vino naturale? Quando un vini si possono definire naturali? A rispondere è nientemeno che la Direzione Generale Agricoltura e Sviluppo Rurale (DG-AGRI) della Commissione europea, che giudica tale dicitura “ingannevole per il consumatore” e “contraria al diritto dell’Ue. Vigilerà dunque sul suo difforme utilizzo.

Una considerazione che non si rivolge solo al “vino naturale“, ma anche al “vin méthode nature“. Secondo la Commissione, “l’informazione spinge il consumatore a ritenere che il prodotto così designato abbia una qualità o salubrità superiore rispetto ad un altro vino che non riporta la medesima dicitura”.

Verrebbe così “suggerita una differenza sostanziale nella sua composizione e natura”, tale da considerare tale informazione “potenzialmente ingannevole e, quindi, contraria al diritto Ue”, nonché alle discipline vitivinicole.

In realtà, la dicitura “vino naturale” non rientra affatto nella disciplina europea e non è inclusa nella lista delle categorie di prodotti vitivinicoli presenti nell’allegato VII del regolamento Ue n. 1308/2013, parte II.

Allo stesso tempo, ai sensi dell’articolo 80 del regolamento Ue n. 1308/2013, le pratiche enologiche autorizzate sono impiegate “per consentire una buona vinificazione, una buona conservazione o un buon affinamento dei prodotti”.

“Esse – precisa la Commissione europea – preservano le caratteristiche naturali ed essenziali del vino, garantendone la composizione da modifiche sostanziali. Pertanto, un prodotto vitivinicolo può essere commercializzato come ‘vino naturale’ se rientra nella definizione di una delle richiamate categorie di prodotti vitivinicoli e se è stato ottenuto in conformità alle disposizioni sulle pratiche enologiche autorizzate, senza alcuna distinzione su quali particolari pratiche sono intervenute nel processo produttivo”.

www.winemag.it – 01/12/2020

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