Amarone di Valpolicella

Zona di produzione e storia

L’Amarone della Valpolicella, oggi unanimemente considerato come il più pregiato dei vini veronesi e come uno dei più importanti rossi italiani, apprezzato dai più esigenti consumatori di tutto il mondo, nasce dall’evoluzione del Recioto, vino tra i più antichi della nostra storia vitivinicola. Nel quarto secolo dopo Cristo, Cassiodoro, ministro di Teodorico, re dei Visigoti, descrive in una lettera un vino ottenuto con una speciale tecnica d’appassimento delle uve, chiamato allora Acinatico, prodotto in quel territorio denominato Valpolicella (nome che secondo alcuni deriverebbe dal latino “Vallis-polis-cellae” e potrebbe significare “Valli dalle molte cantine”).
L’Acinatico è senza dubbio l’antenato del Recioto e dell’Amarone. Un tempo in Valpolicella era prodotto solo il Recioto, un vino vellutato e dolce (il cui nome deriva dal termine dialettale “recia”, in altre parole orecchia, perché in origine era utilizzata solo la parte più alta e meglio esposta del grappolo), ma con il passare del tempo ed il mutare delle stagioni, le uve, sebbene lavorate nella stessa maniera, diedero progressivamente vita, a seguito della fermentazione, ad un vino notevolmente più secco rispetto all’originario. Se all’inizio questa trasformazione poteva rappresentare un problema, questo Recioto completamente secco, e quindi amaro, piuttosto che dolce, s’impose facilmente e venne sempre più apprezzato e richiesto. Nacque così, prendendo il nome dalla sua caratteristica vena amarognola, l’Amarone, i cui primi esemplari presero acl essere imbottigliati solo nei primi anni del Novecento per un uso familiare o destinati agli amici.
La commercializzazione vera e propria ebbe però inizio solo nel dopoguerra e nel 1968 arrivò il riconoscimento della Denominazione d’origine controllata (DOC).

Zona di produzione: comprende interamente o in parte i comuni di Cazzano di Tramigna, Cerro Veronese, Colognola ai Colli, Dolcè, Fumane, Grezzana, Illasi, Lavagno, Marano di Valpolicella, Mezzane di Sotto, Montecchia di Crosara, Negrar, Pescantina, San Martino Buon Albergo, San Mauro di Saline, San Pietro in Cariano, Sant’Ambrogio di Valpolicella, Tregnago e Verona, in provincia di Verona.

CLASSICO: comprende i comuni di Fumane, Marano di Valpolicella, Negrar, San Pietro in Cariano e Sant’Ambrogio di Valpolicella.

Sottozona VALPOLICELLA VALPANTENA: comprende un’area più ristretta attraversata dal torrente Progno di Valpantena.

Per i vini AMARONE DELLA VALPOLICELLA è ammessa la menzione Vigna.

Vitigni: corvina (cruina o corvina) 45-95%, ammesso il corvinone max. 50%; rondinella 5-30%; ammessi altri max. 25%, con un limite del 10% per ogni singolo vitigno.

Tipologie

AMARONE DELLA VALPOLICELLA

AMARONE DELLA VALPOLICELLA CLASSICO

AMARONE DELLA VALPOLICELLA VALPANTENA

AMARONE DELLA VALPOLICELLA RISERVA

AMARONE DELLA VALPOLICELLA CLASSICO RISERVA

AMARONE DELLA VALPOLICELLA VALPANTENA RISERVA