Erbaluce di Caluso

Zona di produzione e storia

Le prime notizie del vitigno Erbaluce risalgono al 1606; esso è stato menzionato per la prima volta in un suo libro da Giovan Battista Croce, gioielliere presso il duca Carlo Emanuele I. Il nome del vitigno deriva dal colore che assumono gli acini in autunno: i riflessi rosati e caldi si fanno più intensi, ambrati, nelle parti esposte al sole. Questa Doc viene prodotta in diverse tipologie: oltre il Tranquillo, esistono le versioni Spumante e Passito. Questo vino è ottenuto con le uve del vitigno Erbaluce coltivate in una ristretta zona viticola di cui il comune di Caluso (Torino) è l’epicentro e che si estende fino alla provincia di Vercelli.
Il riconoscimento della Denominazione di origine controllata e garantita è avvenuto con Decreto dell’8 ottobre 2010, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 248 del 22.10.2010.

Vitigni – Grado alcolometrico minimo – Invecchiamento e qualifiche

Vitigno: Erbaluce.

Grado alcolometrico minimo – Caratteristiche organolettiche

Si tratta di un vino brillante dal colore giallo-paglierino e dall’odore vinoso, fine e caratteristico; il sapore è secco e fresco e la gradazione minima è di undici gradi.
Colore: giallo paglierino-limpidezza brillante
Odore: vinoso, fine, caratteristico.
Sapore: secco, fresco, caratteristico.

Abbinamenti e temperatura di servizio

Può essere usato sia come aperitivo, sia durante il pasto, abbinandolo ad antipasti e piatti a base di pesce.