Cosa rende speciale lo spumante italiano? Tutto parte da un genio di Asti

Ad Asti, la patria del celebre spumante, l’Onav (Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Vino) ha reso omaggio a Federico Martinotti, il brillante inventore del metodo di rifermentazione naturale in autoclave che ha rivoluzionato la produzione di spumanti italiani. Nel centenario della sua morte, si è svolto il convegno “Martinotti: cento anni di spumantistica italiana”, un tributo a pochi giorni dalle festività natalizie, periodo in cui si stima un consumo record di 335 milioni di bottiglie di bollicine, con un incremento del 7%, la maggior parte delle quali prodotte proprio con il metodo Martinotti.

Vito Intini, presidente di Onav, ha evidenziato l’importanza di questo evento per promuovere la cultura del vino: “Onav è nata ad Asti e dal 1951 divulga la cultura del vino in Italia e all’estero. Poter festeggiare questo straordinario personaggio nella nostra nuova sede, ospitando tanti produttori in presenza e online, significa contribuire alla diffusione della cultura dello spumante in Italia”.

Il convegno ha visto la partecipazione di esperti e produttori che hanno riconosciuto il ruolo cruciale di Martinotti nella storia vitivinicola italiana. Il sindaco di Asti, Maurizio Rasero, ha ricordato: “Martinotti è stato fondamentale per l’identità e l’economia del territorio astigiano, perché, senza la sua invenzione, molte delle aziende vitivinicole e vinicole della provincia non esisterebbero”.

Durante l’incontro, è stato anche sottolineato come Martinotti non fosse solo un inventore, ma anche un innovatore. Negli anni del proibizionismo, su incarico della ditta Calissano, riuscì a produrre uno spumante e un vermouth senz’alcol, una visione avanguardista che oggi risuona con l’attuale attenzione verso prodotti analcolici.

Il metodo Martinotti, grazie alla sua capacità di esaltare le caratteristiche aromatiche dei vini, ha permesso all’Italia di diventare un leader mondiale nella produzione di spumanti di alta qualità. Asti, con questa celebrazione, rinnova il suo impegno nella valorizzazione del patrimonio enologico italiano, rendendo onore a un genio il cui contributo continua a brillare nei calici di tutto il mondo.

https://www.giornalelavoce.it – 22/12/2024

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