Eventi

Vienna, un vino per la cattedrale

In vino veritas, ma anche auxilium. Così è stato almeno per il Duomo di Vienna, lo Stephansdom, fin dall’inizio della sua plurisecolare storia.

Raccontava l’umanista austriaco Johannes Cupinianus che il vino dell’annata 1450 si rivelò a tal punto scadente che nessuno voleva berlo.

L’imperatore Federico III volle però che non fosse buttato via, ma venisse usato per impastare le malte con cui costruire parte delle mura e del tetto della chiesa.

Malte alcoliche che avrebbero fatto ubriacare i diavoli che volevano impedire che la città avesse una nuova e monumentale cattedrale.

Anticamente, il giorno di Santo Stefano andava in scena un rito popolare: si metteva un sasso in un calice e gli si versava sopra il vino rosso precedentemente benedetto, per ricordare il sangue del primo dei martiri.

Ieri questa tradizionale alleanza tra il frutto delle vigne austriache e lo Stephansdom ha vissuto un nuovo capitolo, con la presentazione nella Cappella di San Bartolomeo di tre tipi di vini dedicati al Duomo, gli “Stephansdomweine”, prodotti da due cantine rinomate, Paul Lehrner e Feiler-Artinger.

Verranno venduti alla ristorazione e al dettaglio, ma con un fine speciale.

Dal ricavato di ogni bottiglia, nove euro circa, un euro andrà a finanziare i perpetui lavori di manutenzione e restauro attuati dalla Fabbrica del Duomo, che ogni anno pesano sulle casse della diocesi per più di due milioni di euro.

A volte basta anche un buon bicchiere di Riesling per far nascere un’intesa tra Curia, fedeli e imprenditori.

www.avvenire.it – 23/10/2014

Il Gambellara diventa BIO, Vignato primo a certificarsi

Uva autoctona e metodi naturali: debuttano i primi vini certificati biologici della doc di Gambellara.

Sono due Gambellara classici, El Gian e il Col Moenia: stessa zona di coltivazione, stessa lavorazione, ma il primo si differenzia in quanto frutto di uve selezionate, prodotti dall’azienda agricola di Davide Vignato, 35 anni, padre di Angelica e in attesa del secondogenito dalla compagna Tiziana.

Ha in tasca studi di agraria e in testa l’idea di una rivoluzione bio: «Voglio produrre un vino che abbia il sapore di questa terra. Se condito con la chimica il vino perde gusto: si appiattisce; tutti i vini diventano uguali».

In nome della fedeltà ai terreni di basalti neri di Gambellara, Davide ha perciò intrapreso – siamo nel 1997- la conversione biologica, Leggi il resto di questo articolo »

Ora anche i disabili sulle strade del vino

Per i disabili le barriere architettoniche cadono come birilli. Persino sulle strade del vino.

È stata appena pubblicata, infatti, in Spagna la prima guida digitale che mira a fornire informazioni sul livello di accessibilità di questi splendidi percorsi in territori ad alta vocazione vitivinicola.

In questo modo le persone diversamente abili potranno pianificare il loro viaggio e decidere cosa fare, dove dormire, dove mangiare e quali vigneti e cantine di aziende agricole visitare.

Dalla Navarra all’Andalusia, dalla Rioja alla Galizia sono 12 i percorsi selezionati dallo speciale vademecum.

Analizzati in dettaglio per misurarne l’accessibilità fisica, visiva e uditiva al fine di garantire un’inclusione completa a seconda dell’handicap dell’utente.

Oltre che di video nella lingua dei segni e con adeguati sottotitoli a seconda dell’itinerario, la guida comprende anche contenuti facilitati adatti alla lettura delle persone con disabilità intellettiva.

www.west-info.eu – 02/10/2014

Firenze, i disabili vendemmiano e producono il loro vino

I Ragazzi di Sipario vanno a vendemmiare alle Fattorie Giannozzi di Barberino Val d’Elsa, in provincia di Firenze, per dare vita ad un progetto formativo dei prodotti legati al territorio toscano che li vede protagonisti.

I Ragazzi di Sipario, giovani affetti da sindrome di down, seguiranno tutte le fasi che portano alla produzione di una bottiglia di vino della Fattoria: dalla vendemmia, alla vinificazione, all’invecchiamento, all’imbottigliamento e al packaging.

Durante l’anno, poi, in un’attiva e fattiva collaborazione con le Fattorie Giannozzi, creeranno, in date da definirsi, degli eventi enogastronomici legati ai prodotti dell’azienda e del territorio, che permetteranno loro di seguire le trasformazioni del loro vino fino alla degustazione con vari abbinamenti gastronomici.

www.redattoresociale.it – 22/09/2014

Esplora il significato del termine: Il miglior vino dell’anno è un Valpolicella

Facile essere padri orgogliosi dell’Amarone, la creatura che lo ha reso famoso nel mondo. Meno scontato con il Valpolicella, l’avo umile.

Ma Romano Dal Forno lo protegge come uno scrigno che contiene il suo passato contadino. Perché, come il protagonista del romanzo di Marco Missiroli, la sua guida è «il senso dell’elefante, la devozione verso tutti i figli». Questo senso di accudimento ora riceve un tributo speciale: il suo Valpolicella (il Monte Lodoletta 2008) è stato giudicato il miglior vino d’Italia. Leggi il resto di questo articolo »

Oli vicentini da premio

Le geografia dei migliori oli italiani passa anche da Vicenza. All’undicesima edizione del concorso oleario internazionale Aipo d’Argento, bandito dall’associazione dei produttori olivicoli, fra 220 campioni di olio giunti da tutta Italia e dal bacino del Mediterraneo, tre aziende vicentine si sono distinte con piazzamenti importanti.

Due esordi col botto nella categoria degli oli extravergini biologici, fruttati leggeri. Il primo è dell’azienda Del Rebene. Il nome evoca più che gli olivi le viti – “reben” è un toponimo risalente alla colonizzazione tedesca dei colli Berici e rimanda alla presenza della vite – invece sui tre ettari al sole sui colli sopra Zovencedo, Francesco Castegnaro assieme alla moglie Claudia Serblin coltiva 700 olivi che danno il “Re’ bene bio” , premiato con il diploma di gran menzione.

«È la prima volta – commenta – che ci presentiamo al concorso con il nostro nome, mentre in precedenza portavamo l’olio alla cooperativa Olibea. È sempre stato proposto come olio dop. Eravamo sicuri che fosse un olio buono e abbiamo deciso di lanciare la nostra azienda proponendoci in proprio». Leggi il resto di questo articolo »

L’enologo, per vino annata molto difficile

“Anche se generalizzare è sempre sbagliato, dobbiamo dire che il 2014 sarà per il vino un’annata estremamente difficile”.

Valentino Ciarla, enologo, attivo soprattutto in Toscana, Umbria e Lazio, tre regioni grandi produttrici di vino, parla con Labitalia della vendemmia 2014.

“Più che il singolo ciclone o il singolo temporale, quello che ha fatto veramente male alle viti è stata questa frequenza di piogge, davvero importante.

Questo ha comportato due conseguenze Leggi il resto di questo articolo »

Vino, la scommessa francese per il futuro in Etiopia

Sappiamo che ormai le distese ordinate di vigneti destinate a produrre vino di qualità non sono più un’esclusiva delle campagne francesi ed italiane. L’area di produzione si è infatti estesa raggiungendo numerose zone del pianeta.

Eppure, agli occhi degli appassionati e dei bevitori occidentali suona ancora strana l’idea che i grappoli possano essere coltivati e sfruttati commercialmente anche in territori tradizionalmente legati a un clima apparentemente poco adatto a queste attività e con un tessuto socio-economico non sufficientemente sviluppato per rendere realmente redditizia un’impresa di questo genere.

In cima alla lista di queste aree geografiche teoricamente off-limits si colloca, più forse per luoghi comuni difficili a morire che per reali ostacoli, l’Africa. Ma a smentire questa convinzione arrivano interessanti novità dall’Etiopia, dove il gigante francese del settore Castel ha imbottigliato la sua prima annata di vino prodotto con le uve delle vigne di Ziway, località che si trova 160 chilometri a sud della capitale Addis Abeba. Leggi il resto di questo articolo »

Cibo, arte e musica: Francoforte festeggia il vino di mele e i 26 musei sul Meno

Apprezzato fin dai tempi di Carlo Magno, il vino di mele è la bevanda ufficiale di Francoforte da oltre 250 anni.

Servito nel Bembel, caratteristica brocca di terracotta smaltata, accompagna prelibatezze sostanziose nell’atmosfera conviviale delle taverne che lo producono artigianalmente.

Ogni estate – quest’anno dall’8 al 17 agosto – è il protagonista assoluto dell’Apfelwein Festival, nel clima tipico delle sagre tedesche con musica dal vivo e bancarelle.

Una vera kermesse godereccia per la città natale di Goethe, forse più nota per i molti eventi culturali, cibo per la mente.

Come la Museumsuferfest, che il 29 agosto dà il via allo spettacolo nello spettacolo dei 26 musei sulla riva del Meno, aperti fino a notte.

Saranno tre giornate di festa a base di arte, teatro, artisti di strada, musica, fuochi d’artificio e gastronomia.

Speciali pacchetti di soggiorno a partire da 72 euro, con biglietto di ingresso combinato per i musei. Info: www.frankfurt-tourismus.de.

www.ilgiornale.it – 20/07/2014

Ecco il vino per l’estate 2014 a stelle strisce

Un vino “tranquillo”, da “club di lettura per pensionati”. Popolare, amato ma che per essere considerato affascinante ha dovuto attendere qualche anno e qualche azzardo vincente dei vari produttori più esperti.

E così ora, soprattutto oltreoceano, il Pinot Grigio, anche e soprattutto quello friulano, sta vivendo una nuova primavera. Tanto da diventare il vino di questa estate americana.

Profumo più seducente, colore più intenso, consistenza più ricca e gusto più netto. Il Pinot Grigio friulano piace negli States. E non lo dicono soltanto le cifre di un mercato che premia più questo prodotto piuttosto del Friulano.

Lo dicono ancora di più, e soprattutto ora, i grandi critici indipendenti, Leggi il resto di questo articolo »