Il miglior Sauvignon del mondo è italiano
Non sarà stato facile per la giuria riuscire a decidere quale fosse il migliore tra i 751 campioni provenienti da 21 Paesi del mondo, ma alla fine hanno decretato il loro giudizio: il migliore era il friulano Tiare di Roberto Snidarcig.
Il Concorso Mondiale del Sauvignon, per l’esattezza il quinto, non si poteva svolgere che a Bordeaux, insieme alla valle della Loira culla di questo vitigno da cui si ottengono prestigiosi vini dolci come il Sautern e il Barsac e altrettanto meravigliosi secchi come il Sancerre e il Pouilly-Fumé.
Essere insignito della medaglia d’oro nella patria mondiale del vino, è sicuramente una doppia vittoria. Leggi il resto di questo articolo »
I calici della memoria. Il vino nella tradizione ebraica
Domenica 22 giugno incontro con il Rav Luciano Caro, Rabbino Capo di Ferrara. Ore 11 presso International Cooking & BBQ-Grill Weber in via 4 giugno, 103 Serravalle Repubblica di San Marino.
Un incontro con il Rav Luciano Caro, Rabbino Capo di Ferrara, per conoscere il significato del vino nella tradizione ebraica, approfondire i temi legati all’alimentazione ed assaggiare cibi preparati seguendo la tradizione ebraica. Religione, cultura e sapori uniti.
Nella tradizione ebraica il vino (yain) occupa un posto rilevante in molteplici manifestazioni rituali quali, ad esempio, l’inizio del pasto dei gironi festivi (kiddush), la celebrazione del matrimonio e la pratica della circoncisione.
Il vino compare nei primi capitoli della Genesi dedicati ai primordi della presenza umana sulla terra: quando le acque del diluvio si ritirarono, Noè provvide a piantare una vigna e, prodotto il vino, se ne ubriacò.
Secondo la tradizione prima di bere il vino occorre recitare una apposita benedizione “all’Eterno che ha creato il frutto della vite”.
Non mancano nella letteratura ebraica moniti contro i pericoli del vino che sollecita l’allegria ma deve essere assunto con moderazione.
Così il testo biblico vieta al Sacerdote di bere vino prima di adempiere alle funzioni rituali.
All’ebreo è consentito di bere vino solo se certificato kasher (permesso) vale a dire prodotto sotto la sorveglianza di un ebreo osservante. Il controllo ha inizio con la spremitura dell’uva e continua fino all’apertura della bottiglia.
Di tutto ciò e di altro parlerà il dott. Luciano Meir Caro, Rabbino Capo di Ferrara nel corso dell’incontro che avrà luogo domenica 22 giugno alle ore 11 nei locali della ditta International Cooking & BBQ-Grill Weber in via 4 giugno, 103 Serravalle Repubblica di San Marino.
E’ prevista la degustazione di cibi preparati nel rispetto della normativa ebraica.
www.sanmarinonotizie.com – 20/06/2014
La seconda giovinezza del venerabile Raboso
Il Raboso, vino autoctono delle terre del Piave, è un vino di antichissima origine, prodotto da uno dei rari vitigni presenti nella zona Nord-Est d’Italia prima dell’avvento di Roma.
Plinio il Vecchio infatti, nella sua Naturalis Historia, fa cenno ad un vino il cui colore è più nero della pece, progenitore del Raboso, ma anche del Terrano, del Refosco e del Friularo.
La caduta dell’Impero Romano produsse una vera e propria crisi della vitivinicoltura: per questo si è dovuto attendere l’espansione di Venezia come Repubblica Marinara per poter ritrovare testimonianze del vino Raboso.
Per secoli questo “vin da viajo”, vino da viaggio, Leggi il resto di questo articolo »
Al Gruppo Santa Margherita la fornitura dei vini per la nazionale di Prandelli
Bianchi e rossi dalla Toscana all’Alto Adige. Sono nove le etichette di vino, rigorosamente made in Italy, che accompagnano gli azzurri di Prandelli al mondiale di calcio in Brasile.
La Nazionale italiana potrà brindare alle sue vittorie con Prosecco, Franciacorta, Gewurztraminer appartenenti alle tenute del Gruppo vinicolo Santa Margherita (102 milioni di euro di fatturato nel 2013).
vini sono firmati da Lorenzo Tersi, presidente e fondatore della LT wine & food advisory a cui è stata affidata la selezione.
“Se i vini rossi contengono infatti resveratrolo, cumarine, flavonoidi, potenti antiossidanti per il nostro organismo”, dice Tersi “anche i bianchi hanno dimostrato effetti di protezione e fortificazione, grazie principalmente al tirosolo e ai suoi composti affini”.
Ecco l’elenco dei nove vini a disposizione della nostra nazionale che sono stati inviati in Brasile in alcune centinaia di bottiglie complessive.
1 – Prosecco Superiore 52 Santa Margherita Valdobbiadene DOCG
2 – Cuvèe Prestige Franciacorta Cà del Bosco
3 – Pinot Grigio Alto Adige DOC Impronta del Fondatore Santa Margherita.
4 – Chardonnay Petillant Vigneti delle Dolomiti IGT Santa Margherita
5 – Refosco Lison Pramaggiore DOC Impronta del Fondatore Santa Margherita
6 – Pinot Nero Alto Adige Kettmeir
7 – Gewurztraminer Alto Adige Kettmeir
8 – Spumante 52Rosè VSQ SantaMargherita
9 – Sangiovese Maremma Toscana DOC Tenuta Sassoregale
www.gamberorosso.it – 16/06/2014
La Russia blocca le vendite di alcolici via internet: anche il vino ne pagherà le conseguenze
Vino on line? La Russia dice no.
La Duma (il parlamento russo) sta per approvare una legge per bloccare definitivamente l’e-commerce di alcolici e, come sempre, il vino ne sarà ancora l’incolpevole vittima.
Tutto nasce dal tentativo di regolamentare il mercato degli spirits, segnatamente della vodka, che ultimamente è stata severamente preso di mira dalle Autorità, nonostante gli introiti delle accise rappresentino la seconda voce del budget Federale.
In realtà una legge in tal senso c’era già, approvata nel 2007, ma i distributori avevano trovato dei modi per aggirarla e vendere comunque in maniera legale. Leggi il resto di questo articolo »
Quei quattro vignaioli eroici e rivoluzionari ci trasmettono allegria, orgoglio e amarezza
Quando in sala si accendono le luci – e la gente non sa se applaudire o indignarsi e allora tace – la prima cosa che vorresti fare è correre a casa, aprire la tua piccola cantinetta e svuotarla: buttare tutto quel nettare (e quel denaro) nel lavandino sembra l’unico modo per resistere.
Quanta chimica c’è dentro i vini che beviamo tutti i giorni, compresi quelli carissimi, premiatissimi, per i quali i guru del settore, i grandi sommelier e i critici, spendono parole che stanno a metà fra il lirismo e la poesia? Tanta, spesso troppa, secondo Stefano, Elena, Giovanna e Corrado i quattro vignaioli italiani protagonisti di “Resistenza Naturale”, il nuovo film documentario di Jonathan Nossiter, il regista che dieci anni fa aveva realizzato Mondovino.
E che ci fa raccontare da Stefano Bellotti, il Pasolini degli agricoltori, Leggi il resto di questo articolo »
La top ten delle donne del vino secondo The Drinks Business
Genere, femminile. Provenienza, Italia. Professione, vino.
Su questi presupposti il celebre magazine del Regno Unito “The Drinks Business” ha stilato la sua “ Top 10 Women in italian wine”, portando così alla ribalta delle cronache internazionali le donne del vino del Belpaese.
Al primo posto c’è Chiara Lungarotti, oggi – seguendo l’esempio del padre Giorgio – alla guida delle storiche Cantine Giorgio Lungarotti di Torgiano (Umbria) e past president dell’associazione Movimento Turismo del Vino.
Medaglia d’argento per Silvia Franco, responsabile commerciale della Nino Franco Spumanti, cantina del Prosecco di Valdobbiadene fondata dal nonno nei primi del ’900.
Segue Francesca Planeta della nota cantina siciliana, anche lei sulle orme del padre Diego Planeta.
Quarto posto per la marchigiana Daria Garofoli della Casa Vinicola Gioacchino Garofoli, moglie del fondatore Gianfranco e per anni mamma e insegnante, fino alla pensione, quando per lei è iniziata una nuova vita in cantina.
Seguono altre due figlie d’eccellenza: al quinto posto la giovane Gaia Gaja e al sesto José Rallo “woman on the run”, la donna in fuga che oggi ha i piedi ben piantati nella sua Sicilia e nella sua cantina Donnafugata.
Non poteva poi mancare la presidente dell’associazione le Donne del Vino, la campana Elena Martusciello alla guida dell’azienda di famiglia Grotta del Sole.
L’ottava menzione va in Valpolicella a Sabrina Tedeschi della storica azienda Fratelli Tedeschi, la nona in Toscana a Cristina Mariani May, ceo di Castello Banfi e figlia dell’italo-americano John Mariani, fondatore di una delle più famose cantine italiane di Brunello di Montalcino.
Infine c’è Marisa Allegrini presidente e ceo del celebre marchio di famiglia in Valpolicella e presidente delle Famiglie dell’Amarone.
http://www.gamberorosso.it – 08/06/2014
Un preparato dalla Spagna per preservare l’aroma del vino
Una preparazione di lievito inattivo e ricca di glutatione potrebbe contribuire a preservare l’aroma dei vini, in particolare quelli giovani, rappresentando un’altermativa all’uso tradizionale di solfiti.
Lo sostiene un gruppo di scienziati della Universidad Politecnica de Madrid, sulla base di una ricerca sperimentale pubblicata sulla rivista International Journal of Food Properties: il preparato, scrivono gli studiosi, potrebbe appunto rappresentare un’alternativa piu’ sostenibile al tradizionale metodo che usa i solfiti.
Secondo gli scienziati, impiegando additivi naturali basati su lievito di vino inattivo e ricchi di glutatione si riesce a ridurre il processo ossidativo che e’ legato alla perdita dell’aroma da parte dei giovani vini.
Il glutatione è un tripeptide naturale, vale a dire una sostanza costituita da tre amminoacidi, nell’ordine acido glutammico, cisteina e glicina.
Gli scienziati hanno condotto le loro ricerche in collaborazione con una cantina di Navarra, in Spagna.
Qui, hanno studiato gli effetti delle preparazioni di lievito inattivo ricche in glutatione sull’aroma dei vini rosati della varieta’ di Garnacha.
Inoltre, gli scienziati hanno studiato lo stesso vino trattato secondo il processo tradizionale.
www.telestense.it – 04/06/2014
Il senso di Liu Jie per il vino Sommelier cinese a Milano
Originaria di Wenzhou, 26 anni, è la prima immigrata dalla Repubblica Popolare diplomata in enologia.
Lavora in via Sarpi: «Nel mio Paese neppure bevevo»
«Cristallino», per cominciare. «Fiori bianchi – naso al calice -, molto fresco». Ancora con l’olfatto: «Perlage fine, persistente». Un assaggio: «Secco, abbastanza morbido». Un altro: «Sapido, di corpo, equilibrato». Giudizio finale: lo champagne occhio di pernice appena degustato «è pronto da bere».
Magari a tavola, accompagnato da «un pesciolino fritto». Se lo dice Ye Liu Jie, ci si può fidare. L’italiano lo parla con una leggera timidezza, ma sui vini, bollicine o meno, si esprime con competenza e anche con una certa determinazione, prima cinese diplomata sommelier in città. Leggi il resto di questo articolo »
Vino: Moscato di Scanzo rappresenta Bergamo ad Alta Qualità
Il Moscato di Scanzo DOCG sara’ il rappresentante ufficiale del meglio dell’enologia bergamasca ad Alta Qualita’, il Salone delle eccellenze enogastronomiche italiane.
La “perla rossa” sara’ presentata dal Consorzio di Tutela che, insieme con quello del Valcalepio, avra’ a disposizione un ampio spazio per la promozione, la degustazione e la vendita di questo preziosissimo vino da meditazione.
L’appuntamento e’ da domani al 2 giugno presso Villa Castelbarco (www.villacastelbarco.com) a Vaprio d’Adda. Leggi il resto di questo articolo »