La rivoluzione del vino low calorie: tecnologia e natura a confronto nel bicchiere
Un sondaggio del 2022 di Merrill Research per il Wine Market Council ha evidenziato come molti bevitori tendano a sopravvalutare le calorie contenute in un bicchiere di vino. In realtà, la maggior parte dei vini secchi si colloca tra le 100 e le 120 calorie per 150 ml. Vini come lo Champagne Brut, ad esempio, possono contenere solo 76 calorie a flute, con versioni “zero-dosage” che scendono fino a 72 calorie.
Nonostante ciò, alcuni produttori sfruttano questa percezione errata, lanciando vini “light” con etichette che promettono 70-80 calorie a bicchiere, zero zuccheri o basso contenuto di carboidrati. Questa strategia ha successo: secondo IWSR, il mercato globale dei vini a basso o zero alcol è previsto in crescita del 4% entro il 2028.
Tra i vini light più apprezzati spicca il Sauvignon Blanc, noto per la sua freschezza e aromaticità, ideale per versioni a bassa gradazione alcolica. Due esempi sono il Chateau Ste. Michelle Light Sauvignon Blanc 2023 e il Decoy Featherweight Sauvignon Blanc 2023, quest’ultimo prodotto con la tecnologia del “cono rotante” che abbassa l’alcol senza perdere personalità, entrambi con 9% di alcol e circa 80 calorie. Ma è davvero necessario ricorrere a vini etichettati come “light” per bere leggero? Molti vini tradizionali, come gli Champagne secchi, i Vinho Verde portoghesi o alcuni bianchi d’Alsazia, presentano naturalmente un contenuto calorico basso senza interventi tecnologici.
La raccomandazione finale è semplice: scegliere il vino in base alla qualità, allo stile e al proprio gusto personale, piuttosto che al solo numero di calorie riportato in etichetta. Un buon calice può ben inserirsi in uno stile di vita sano senza rinunciare al piacere.
https://torinocronaca.it – 21/05/2025