Eventi

Champagne e Borgogna fra i siti dell’Unesco Il vino francese è nel Patrimonio dell’Umanità

Diventano Patrimonio dell’Umanità i vigneti e le cantine di due pregiate aree della Francia, la Champagne e la Borgogna. Zone di vini celebri in tutto il mondo, che sono entrate in questi giorni fra i siti dell’Unesco.
Un riconoscimento che non è soltanto motivo di onore e prestigio, ma diventa strategico per il futuro sviluppo della viticoltura locale.

I due territori non sono i primi in Francia a far parte di questa lista rinomata: vanno ad aggiungersi a Mont-Saint-Michel, alla città fortificata di Carcassonne e ad altri 37 luoghi.

Ma per il settore vinicolo si tratta di un punto di svolta, considerato che il governo sta puntando molto su questo settore produttivo, che vale 7,6 miliardi di euro per l’export e dà lavoro a 550 mila persone a livello diretto e di indotto. Leggi il resto di questo articolo »

E’ nata Vitevis, il vino vicentino che punta all’export

E’ nata Vitevis, il vino vicentino punta forte sul mercato internazionale. Costituita oggi con l’elezione del cda, la nuova realtà vitivinicola che unisce Cantina Colli Vicentini, Cantina di Gambellara e Cantina Val Leogra.

Crescita dell’export e valorizzazione delle tipicità locali gli obiettivi primari per i 1.500 soci viticoltori.

La nuova realtà vitivinicola della provincia di Vicenza che unisce tre storiche cantine del territorio – la Cantina Colli Vicentini di Montecchio Maggiore, la Cantina di Gambellara e la Cantina Val Leogra di Malo – capaci di raggiungere nel 2014 un fatturato complessivo di 34 milioni di euro e decise a migliorare le proprie performance economiche già a partire da quest’anno. Leggi il resto di questo articolo »

Un Talavè invecchiato da 3000 anni. Studiosi sulle tracce del vino nuragico

Il rosso della cantina di Talavè è segnato dal gusto inconfondibile del muristellu, l’antico vitigno di cui sono emerse tracce negli scavi del complesso nuragico che tutti riportano con il nome di Talavè.

Nessun paese in Ogliastra può vantare un connubio tale tra vino e archeologia.

Lo hanno confermato gli studiosi intervenuti al convegno che ha aperto la manifestazione Primavera in Ogliastra.

Mario Sanges è l’archeologo che, durante gli scavi al complesso Su Nuraxi, ha portato alla luce alcune anfore contenenti tracce di vino che gli esami gascromatografici eseguiti dall’Università di Groningen in Olanda hanno datato mille avanti Cristo.

Sanges ha documentato il ruolo di Triei nel commercio del vino fino ai primi decenni del 1600, quando i registri del Vaticano registrano l’acquisto di un vino bianco amabile da Talavè, villaggio di Triei.

«L’intreccio tra storia, archeologia e viticoltura è il futuro del paese» rilevano il sindaco Mariano Muggianu e Romolo Cabiddu della Pro loco.

www.unionesarda.it – 24/05/2015

Il vino per la Messa dalla vigna della diocesi

“Il regno dei cieli è simile a un padrone di casa che uscì all’alba per prendere a giornata lavoratori per la sua vigna”.

Nella diocesi di Acireale questa passo del Vangelo è vissuto alla lettera. Il seminario vescovile, infatti, possiede due ettari e mezzo di vigna a Randazzo, alle pendici dell’Etna e negli scorsi anni ne vendeva le uve.

L’anno scorso, grazie alle indicazioni di un seminarista laureato in agraria, Arturo Grasso, per la prima volta da questa vigna è stato prodotto del vino per la Messa, denominato “Perfetta letizia”.

Il vino non è in commercio e lo scorso giovedì santo, al termine della celebrazione in Cattedrale, il vescovo Antonino Raspanti ne ha donato delle bottiglie ai parroci presenti.

«Questo vino è piaciuto e i parroci lo stanno chiedendo – racconta Arturo Grasso, al quarto anno di seminario –. È un vino liquoroso, di grado alcolico non elevato, prodotto da uva bianca. La ricetta è di casa mia ove da sempre abbiamo prodotto vino per la Messa».

Arturo intende laurearsi in teologia presentando una tesi sulle piante della Bibbia e testimonia come praticare l’agricoltura aiuti a comprendere in maniera nuova il Vangelo:

«Gesù usava esempi tratti dall’agricoltura e il popolo li capiva – spiega –. Adesso siamo lontani dalla terra, immersi nella tecnologia e non si comprende la difficoltà della coltivazione.

Ma prima o poi si ritornerà alla terra perché non possiamo fare a meno dei suoi prodotti.

La terra richiede sacrificio, come la missione nella Chiesa».

www.avvenire.it – 20/05/2015

Expo, le mappe ubriache. Sparito il padiglione vino

Il padiglione del vino, questo sconosciuto. Dovrebbe essere uno dei punti di forza dell’Italia a Expo, vanto e vetrina delle eccellenze nostrane.

Eppure non è segnalato sulle cartine ufficiali dell’Esposizione. Così come sulle mappe on line.Niente di niente.

Dopo oltre due settimane dall’apertura, l’organizzazione non ha ancora rimediato alla gaffe.

Il direttore generale di Veronafiere Giovanni Mantovani, che finora è stato zitto, esaurisce il limite di tolleranza. Non esplode ma, con garbo, si sfoga in un tweet: «Forse sarebbe utile localizzare il padiglione vino su mappe, sito e app.

E dire agli Info point dove si trova. Basta davvero poco».

A breve le mappe di Expo saranno corrette. Leggi il resto di questo articolo »

Un bicchiere di vino bianco per rafforzare il sistema cardiovascolare

Non è la prima volta che si parla di vino bianco associato a benefici effetti sulla salute.

Il primo a parlarne fu Alberto Bertelli dell’Università degli Studi di Milano (Dipartimento Scienze Biomediche per la Salute).

Egli aveva suggerito come alcuni composti, in particolare tirosolo ed idrossitirosolo, presenti nel vino bianco ma soprattutto in quantità decisamente più elevata nell’olio extra vergine di oliva potessero avere un effetto benefico sul sistema cardiovascolare, che comprende non solo il cuore e i vasi sanguigni, ma anche il rene.

Oggi, grazie a una ricerca svolta dall’Università di Milano in collaborazione con l’Università di Torino, di Pisa e l’Ospedale Versilia di Viareggio, è stato scoperto che, a fare la differenza può essere l’acido caffeico contenuto nel bianco, che stabilisce un meccanismo protettivo del sistema, pur se assunto in piccolissime dosi, stimolando la biodisponibilità della molecola di ossido nitrico, con importanti effetti cardioprotettivi e nefroprotettivi.

È stato inoltre dimostrato che a livello genico l’acido caffeico modula l’espressione di geni coinvolti nella protezione del sistema cardiovascolare e nell’inibizione della morte cellulare programmata.

Gli studi sottolineano l’innescarsi del meccanismo anche in presenza di bassissime dosi d’assunzione, tali da poter essere raggiunte con il consumo di uno o due bicchieri di vino al giorno.

Nel pieno rispetto di un consumo moderato.

www.teatronaturale.it – 13/05/2015

Tempranillo, uva pellegrini spagnoli vincente per Italia

Da Santiago di Compostela all’Italia centrale furono i pellegrini a portare semi di Tempranijo o Tempranillo, un vitigno spagnolo a bacca rossa che sta dando grandi soddisfazioni ai primi produttori italiani che ci hanno creduto.

Casale del Giglio, nel panorama vitivinicolo laziale, con i grappoli iberici ha appena conquistato una ‘Gran Menzione’ Vinitaly al 22/mo Concorso Enologico Internazionale per la categoria ”Vini rossi dai tre ai quattro anni dalla vendemmia”, insieme al Premio Speciale “Vinitaly Nazione 2015″.

La premiazione si terrà durante Milano Expo al padiglione ‘Vino – A Taste of ITALY’.

Un risultato importante che coincide con la ricorrenza dei “30 Anni di Ricerca” dell’azienda pontina, sottolinea il produttore Antonio Santarelli che, seguendo l’intuito paterno, ha impiantato quasi 60 varietà di vitigni diversi per produrre attualmente una gamma di 20 vini da monovitigni e da assemblaggi.

Mentre a San Miniato (Pisa) l’azienda Pietro Beconcini ha recentemente presentato una verticale dei ”Dieci anni di Vigna alle Nicchie” Leggi il resto di questo articolo »

Grappe Val di Cembra a Vicenza

Nei giorni scorsi all’ANAG di Vicenza si è svolta una serata di degustazione guidata dal Mastro Distillatore trentino Bruno Pilzer, generazione di distillatori, dal 2001 impiantatasi a Faver (provincia di Trento), nella Valle di Cembra, terra di vini.

L’iniziativa, organizzata dalle sezioni vicentina e veneta di Anag è stata una “maratona del buon grado”, iniziata con l’approfondimento culturale del rapporto che esiste tra la grappa, prodotto cento per cento italiano, e gli altri distillati internazionali di acquaviti.

Dodici i prodotti in degustazione, accompagnati da formaggi, salumi e dolci messi a disposizione dal locale che ha ospitato l’evento, il Ristorante “Al Company” di Vicenza.

Ad aprire l’appuntamento “spiritoso” è stata una grappa giovane di Nosiola, autoctono trentino a bacca bianca, seguita da una semi-aromatica di Muller Thurgau e da una giovane aromatica di Gewurztraminer. Leggi il resto di questo articolo »

Produttori di vino con un clic, con “Vineaway” la vendemmia si fa da casa

Una vendemmia hi tech, dall’acino alla bottiglia in pochi clic. È l’idea di Vineaway, startup lanciata da due giovani pugliesi. Un progetto di agricoltura smart, semplice e innovativo.

Il consumatore noleggia il lotto di un vitigno e monitora tutto il processo produttivo – dalla coltivazione alla vinificazione fino all’imbottigliamento – attraverso webcam e altre tecnologie. Fino a ricevere le bottiglie di vino a casa. 
 
Attraverso una piattaforma interattiva si entra direttamente in vigna, seguendo ogni fase del processo. Un’idea simile, di vendemmia condivisa, era stata inaugurata da “Adotta un filare” a Castagnole delle Lanze (Piemonte) ma senza la componente tecnologica.

«Ai nostri produttori viene offerto uno strumento nuovo, Leggi il resto di questo articolo »

A Expo 2015 vino al cobra del Vietnam e grilli e larve al cioccolato thailandesi

Per la prima volta in Italia potrà essere consumato a tavola il pesce palla grazie ad una speciale deroga accordata al Giappone per l’esposizione o la degustazione esclusivamente all’Expo che sta per essere concessa anche al coccodrillo per il quale si è mosso lo Zimbawe mentre sono già sbarcati a Milano dalla Thailandia scorpioni ricoperti di cioccolato, larve giganti, termiti disidratate, vodka allo scorpione e cavallette mentre altri insetti dovrebbero arrivare da Vietnam e Birmania, dove sono abitualmente consumati.

E’ quanto emerge dal primo studio sull’Expo nel piatto della Coldiretti che, a Cagliari, in occasione della spedizione dopo anni di divieto del primo maialetto sardo, ha esposto alcune inquietanti curiosità provenienti da diverse parti del mondo, dal vino di serpente che si beve in Cina e in Vietnam, Leggi il resto di questo articolo »