Eventi

Soave Versus: Trofeo Nazionale Miglior Sommelier

Tre giornate di formazione per i Sommelier professionisti con gara e proclamazione del vincitore, a Verona in occasione di Soave Versus, promosso Consorzio per la tutela vini Soave e Recioto di Soave.

Dal sabato 5 a domenica 6 settembre 2015, a Verona all’interno del prestigioso palazzo della Gran Guardia in Piazza Bra, sono attesi sommelier da tutta Italia per la nuova edizione di “Soave Versus”.

Per la prima volta quest’anno viene lanciato il Trofeo Nazionale Miglior Sommelier del Soave, una competizione che alternerà momenti di formazione a momenti dedicati al confronto e alla gara.

Lo scopo del concorso è contribuire a valorizzare la professione del Sommelier ed Leggi il resto di questo articolo »

I dieci vini per la grigliata di Ferragosto

Lasciate le birre nel buio del frigorifero, per la grigliata di Ferragosto.

Aprite la cantina, scegliete una bottiglia che sia in sintonia con questa frase: la felicità è un allegro pasto tra amici accompagnato da un vino onesto.

Parole dell’altrimenti cupo Michel Houellebecq, nell’ultimo romanzo «Sottomissione» (Bompiani).

Per chi si cimenta davanti alla carbonella scoppiettante c’è un nuovo libro: «Diventare Grill master» (Comunica), del palermitano Gianfranco Lo Cascio, fondatore del sito BBQ4all.

In 300 pagine, con il contributo del critico Paolo Massobrio, si impara che «tutto quello che si può cuocere si può anche grigliare e grigliare bene».

E che c’è una differenza abissale tra barbecue («cotture di grandi pezzi di carne a bassa temperatura e in presenza di fumo») e grilling, la via italiana («temperature più alte e tempi più corti»).

Lo Cascio griglia da quando, a 10 anni, il padre gli regalò un grill a misura di bambino.

È un autodidatta. Lavorava come sviluppatore di software. Quando, 15 anni fa, si è reso conto che non c’erano informazioni tecniche in Rete, ha colmato il vuoto.

Ora organizza 150 corsi l’anno per Grill master. I suoi vini preferiti sono «Bonarda dell’Oltrepò, Brunello di Montalcino e tra i bianchi i Moscati secchi».

“Seasoning», spiega, è la tecnica per condire e aromatizzare i cibi da grigliare: erbe, spezie e salse. Che possono rendere più arduo l’abbinamento con i vini.

Non aiuta il gusto amaro dei segni di rosolatura su carni e verdure.

Sia che si tratti di carni, pesci e ortaggi, l’importante è scegliere vini freschi, adatti alla convivialità di una grigliata. Leggi il resto di questo articolo »

Hanno 120 anni i vini della via del sale

Itinerari d’estate: la Valle Maira, a cominciare da Dronero, che sarà una sorpresa di specialità (in paese cercate i dolci «Droneresi» di Brignone) a cominciare dalle acciughe che venivano commercializzate lungo le vie del sale.

Ma qui, udite udite, da 120 anni producono anche vino. E bisogna conoscere la storia della cantina Mauro, fondata nel 1885 da Vittorio Mauro, in un intreccio di luoghi che vanno dall’Argentina alle Langhe.
 
Fu lui a chiedere tramite lettera ai parenti rimasti in Piemonte (conservata dagli eredi) 200 botti di vino da vendere nei dintorni di Santa Fè. Dopo 15 anni eccolo in Italia, pronto a fare il vignaiolo nella natìa Roddino d’Alba.

Nel 1924 i figli acquistano una cantina a Dronero e qui inizia il vero e proprio percorso aziendale che oggi prosegue con Giuseppe Mauro, enologo quarantasettenne, la sorella Rossana e il padre Oscar Emanuele. Leggi il resto di questo articolo »

Vino, il museo di Torgiano nella top ten dei musei più belli al mondo

Riscoprire il significato simbolico che ha il vino nella nostra civiltà. Questo è uno degli obiettivi del museo del vino a Torgiano, in provincia di Perugia, che si trova in una nobile residenza seicentesca.

Ed è proprio il Muvit di Torgiano, della Fondazione Lungarotti, ad entrare nella classifica dei 10 migliori musei del vino più belli al mondo, secondo la rivista inglese “The drink Business”, periodico specializzato nel drink internazionali.
Recensito anche dal New York Times, come migliore in Italia.
Parte delle sue collezioni, 27 opere, sono ora presenti a Expo nel Padiglione del vino italiano. Leggi il resto di questo articolo »

Così rinasce la Vigna dell’Impero

Che cosa unisce la Gioconda, la guerra in Abissinia e il Sangiovese? Tra un po’ lo scoprirete.

Per intanto sappiate che questa è la storia di un vino appena nato e che però ha ottant’anni ed è legato a una delle pagine più controverse della storia italiana, la nascita dell’Impero dopo le conquiste in Africa Orientale a metà degli anni Trenta dello scorso secolo.

La storia di un vino che si chiama appunto Vigna dell’Impero e che ritorna oggi grazie all’ostinazione visionaria di Antonio Moretti Cuseri, titolare di Tenuta Sette Ponti, nell’Aretino, da cui nasce un vino mito come l’Oreno, quinta etichetta nella Top Cento della rivista Wine Spectator , che sarà pure banale definire la bibbia dell’enoappassionato ma più di tanto non si sbaglia.

Siamo nel 1935. L’Italia conquista l’Abissinia vellicando le mire imperiali del regime mussoliniano.

Sua Altezza Reale Amedeo d’Aosta, destinato a diventare viceré d’Etiopia, Leggi il resto di questo articolo »

Champagne e Borgogna fra i siti dell’Unesco Il vino francese è nel Patrimonio dell’Umanità

Diventano Patrimonio dell’Umanità i vigneti e le cantine di due pregiate aree della Francia, la Champagne e la Borgogna. Zone di vini celebri in tutto il mondo, che sono entrate in questi giorni fra i siti dell’Unesco.
Un riconoscimento che non è soltanto motivo di onore e prestigio, ma diventa strategico per il futuro sviluppo della viticoltura locale.

I due territori non sono i primi in Francia a far parte di questa lista rinomata: vanno ad aggiungersi a Mont-Saint-Michel, alla città fortificata di Carcassonne e ad altri 37 luoghi.

Ma per il settore vinicolo si tratta di un punto di svolta, considerato che il governo sta puntando molto su questo settore produttivo, che vale 7,6 miliardi di euro per l’export e dà lavoro a 550 mila persone a livello diretto e di indotto. Leggi il resto di questo articolo »

E’ nata Vitevis, il vino vicentino che punta all’export

E’ nata Vitevis, il vino vicentino punta forte sul mercato internazionale. Costituita oggi con l’elezione del cda, la nuova realtà vitivinicola che unisce Cantina Colli Vicentini, Cantina di Gambellara e Cantina Val Leogra.

Crescita dell’export e valorizzazione delle tipicità locali gli obiettivi primari per i 1.500 soci viticoltori.

La nuova realtà vitivinicola della provincia di Vicenza che unisce tre storiche cantine del territorio – la Cantina Colli Vicentini di Montecchio Maggiore, la Cantina di Gambellara e la Cantina Val Leogra di Malo – capaci di raggiungere nel 2014 un fatturato complessivo di 34 milioni di euro e decise a migliorare le proprie performance economiche già a partire da quest’anno. Leggi il resto di questo articolo »

Un Talavè invecchiato da 3000 anni. Studiosi sulle tracce del vino nuragico

Il rosso della cantina di Talavè è segnato dal gusto inconfondibile del muristellu, l’antico vitigno di cui sono emerse tracce negli scavi del complesso nuragico che tutti riportano con il nome di Talavè.

Nessun paese in Ogliastra può vantare un connubio tale tra vino e archeologia.

Lo hanno confermato gli studiosi intervenuti al convegno che ha aperto la manifestazione Primavera in Ogliastra.

Mario Sanges è l’archeologo che, durante gli scavi al complesso Su Nuraxi, ha portato alla luce alcune anfore contenenti tracce di vino che gli esami gascromatografici eseguiti dall’Università di Groningen in Olanda hanno datato mille avanti Cristo.

Sanges ha documentato il ruolo di Triei nel commercio del vino fino ai primi decenni del 1600, quando i registri del Vaticano registrano l’acquisto di un vino bianco amabile da Talavè, villaggio di Triei.

«L’intreccio tra storia, archeologia e viticoltura è il futuro del paese» rilevano il sindaco Mariano Muggianu e Romolo Cabiddu della Pro loco.

www.unionesarda.it – 24/05/2015

Il vino per la Messa dalla vigna della diocesi

“Il regno dei cieli è simile a un padrone di casa che uscì all’alba per prendere a giornata lavoratori per la sua vigna”.

Nella diocesi di Acireale questa passo del Vangelo è vissuto alla lettera. Il seminario vescovile, infatti, possiede due ettari e mezzo di vigna a Randazzo, alle pendici dell’Etna e negli scorsi anni ne vendeva le uve.

L’anno scorso, grazie alle indicazioni di un seminarista laureato in agraria, Arturo Grasso, per la prima volta da questa vigna è stato prodotto del vino per la Messa, denominato “Perfetta letizia”.

Il vino non è in commercio e lo scorso giovedì santo, al termine della celebrazione in Cattedrale, il vescovo Antonino Raspanti ne ha donato delle bottiglie ai parroci presenti.

«Questo vino è piaciuto e i parroci lo stanno chiedendo – racconta Arturo Grasso, al quarto anno di seminario –. È un vino liquoroso, di grado alcolico non elevato, prodotto da uva bianca. La ricetta è di casa mia ove da sempre abbiamo prodotto vino per la Messa».

Arturo intende laurearsi in teologia presentando una tesi sulle piante della Bibbia e testimonia come praticare l’agricoltura aiuti a comprendere in maniera nuova il Vangelo:

«Gesù usava esempi tratti dall’agricoltura e il popolo li capiva – spiega –. Adesso siamo lontani dalla terra, immersi nella tecnologia e non si comprende la difficoltà della coltivazione.

Ma prima o poi si ritornerà alla terra perché non possiamo fare a meno dei suoi prodotti.

La terra richiede sacrificio, come la missione nella Chiesa».

www.avvenire.it – 20/05/2015

Expo, le mappe ubriache. Sparito il padiglione vino

Il padiglione del vino, questo sconosciuto. Dovrebbe essere uno dei punti di forza dell’Italia a Expo, vanto e vetrina delle eccellenze nostrane.

Eppure non è segnalato sulle cartine ufficiali dell’Esposizione. Così come sulle mappe on line.Niente di niente.

Dopo oltre due settimane dall’apertura, l’organizzazione non ha ancora rimediato alla gaffe.

Il direttore generale di Veronafiere Giovanni Mantovani, che finora è stato zitto, esaurisce il limite di tolleranza. Non esplode ma, con garbo, si sfoga in un tweet: «Forse sarebbe utile localizzare il padiglione vino su mappe, sito e app.

E dire agli Info point dove si trova. Basta davvero poco».

A breve le mappe di Expo saranno corrette. Leggi il resto di questo articolo »