Extreme UnderWaterWines: il mare scrive il futuro del vino
Dall’Elba alle Cinque Terre, la piattaforma Jamin UnderwaterWines lancia il primo esperimento scientifico al mondo che unisce due tecniche di vinificazione subacquea in un unico processo innovativo e sostenibile.
Nelle profondità cristalline delle Cinque Terre nasce un nuovo capitolo dell’enologia internazionale. Si chiama Extreme UnderWaterWines ed è il primo esperimento scientifico al mondo a fondere due tecniche di vinificazione e affinamento subacquee tradizionalmente utilizzate in modo indipendente. A guidare il progetto è Jamin UnderWaterWines – la prima piattaforma approvata per l’uso del mare in enologia – insieme a due soci, Antonio Arrighi, pioniere del metodo Nesos all’Isola d’Elba, e Heidy Bonanini, titolare dell’azienda agricola Possa di Riomaggiore.
Nelle acque del Parco Nazionale e Area Marina Protetta delle Cinque Terre, le uve Bosco dell’azienda Possa sono state immerse per circa 72 ore, dando avvio a un primato assoluto: per la prima volta due tecniche di vinificazione subacquea sono state integrate in un unico processo.
Il protocollo scientifico consta infatti di due fasi distinte ma complementari. La prima prevede l’immersione in mare delle uve fresche, secondo la metodologia sperimentata da Arrighi con il progetto Nesos all’Elba. La seconda porta all’affinamento subacqueo in bottiglia, seguendo il Metodo Jamin, che impiega capsule e sistemi ingegnerizzati capaci di custodire il vino a oltre 50 metri di profondità per circa 180 giorni.
La collaborazione con i Dipartimenti universitari di Enologia, Biologia e Scienze Ambientali permetterà di confrontare tre vini provenienti dallo stesso filare e dalla stessa vendemmia: un vino vinificato tradizionalmente; un vino vinificato tradizionalmente e affinato sott’acqua (metodo Jamin); un vino ottenuto da uve immerse in mare e successivamente affinato in profondità (metodo Nesos + metodo Jamin).
Extreme UnderWaterWines apre così un nuovo orizzonte nella ricerca enologica internazionale: un progetto che unisce scienza, ingegneria, sostenibilità e cultura, destinato a ridefinire l’approccio alla vinificazione subacquea e a dare un contributo significativo al dibattito mondiale sugli UnderWaterWines.
“Con Extreme UnderWaterWines vogliamo dimostrare scientificamente come il mare, custode e testimone di antiche tradizioni e oggi laboratorio naturale, possa influenzare in maniera unica l’evoluzione del vino” dichiarano gli ideatori del progetto.
“Siamo oramai il punto di riferimento dei produttori che ci vogliono loro partner per un approccio scientifico e innovativo frutto di anni di ricerca, know how e di tecnologie specifiche da noi sviluppate – sottolinea Emanuele Kottakhs, fondatore di Jamin UnderWaterWines – Tutto questo è certamente in favore dell’enologia, ma ha già aperto una nuova frontiera importante sulla sostenibilità ambientale e sul rispetto e promozione del territorio in cui si opera”.
“Dopo il percorso con il progetto Nesos – dice Antonio Arrighi – frutto della minuziosa ricerca del professor Attilio Scienza sul vino degli Dei della Isola di Chios, che ho messo in pratica nel 2018 sotto la sua supervisione, questo esperimento segna un ulteriore passo avanti per capire come il mare possa cambiare davvero il destino della vinificazione. Ogni immersione è una lezione, ogni analisi una scoperta”.
“Per il nostro territorio è una straordinaria occasione – aggiunge Heidy Bonanini – Valorizzare l’uva Bosco e la viticoltura eroica delle Cinque Terre attraverso un progetto che guarda al futuro con radici nella tradizione ci rende orgogliosi di questo primato”.
https://vinonews24.it – 13/12/2025