La nuova era delle liste vino, ma si potrà davvero fare a meno del sommelier?
Le liste dei vini hanno assunto molte forme, evolvendosi da noioso e dettagliati cataloghi a descrizioni divertenti su lavagna, tablet o persino sul telefono attraverso un codice QR.
Mentre le vendite di vino stanno soffrendo riduzioni in tutto il mondo, molti locali cercano nuovi modi di attirare consumatori rendendo l’offerta più attraente, senza sottovalutare il potere dell’accessibilità e della trasparenza delle informazioni nell’era digitale. I locali on-trade si chiedono se liste dei vini, migliori e più interattive, possano finalmente sostituire la preziosa interazione umana e in particolare la presenza di un sommelier.
Cinque anni fa l’acclamato critico enologico James Suckling pensava di aver perfezionato la carta dei vini di una popolare compagnia di crociere collocando i vini più leggeri sul ponte della piscina e quelli più corposi nella steakhouse. Non è andata come pensava lui. “La gente non lo capiva e continuava a chiedere l’intera lista – ha raccontato -. Tutti cerchiamo da tempo di trovare una forma per rendere il vino più accessibile. È molto difficile farlo bene. È necessario l’elemento umano”.
Nel suo locale a Hong Kong Suckling ha tre menu: il primo è una lista completa di 40.000 vini, 400 dei quali disponibili al bicchiere. Le descrizioni contengono il nome del vigneto, l’anno di produzione, il prezzo e il suo punteggio, “in modo che la gente possa valutare il prezzo”, dice Suckling.
La seconda è una lista più accessibile di oltre 50 vini organizzati in base al corpo e alla consistenza in bocca (come “Ricco e stratificato” o “Di medio corpo e croccante”). Ogni voce è accompagnata da una descrizione del profilo gustativo o della regione.
In allegato c’è una mini lista di vini iconici. Alcune di queste etichette vengono servite anche nelle cabine di business e di prima classe di Cathay Pacific “così gli ospiti possono iniziare a sorseggiare qualcosa che conoscono bene per iniziare. Poi possono immergersi nella vasta lista”, dice Suckling. Circa la metà delle entrate del ristorante di Hong Kong proviene dai vini presenti in quest’ultima lista.
https://www.federvini.it – 24/04/2025