Colline Teramane

Zona di produzione e storia

Zona di produzione del Montepulciano d’Abruzzo: territorio dei comuni di Ancarano, Atri, Basciano, Bellante, Campli, Canzano, Castellalto, Castiglione Messer Raimondo, Castilenti, Celino Attanasio, Cermignano, Civitella del Tronto, Colonnella, Controguerra, Corropoli, Giulianova, Martinsicuro, Montorio al Vomano, Morro d’Oro, Mosciano Sant’Angelo, Nereto, Notaresco, Penna Sant’Andrea, Pineto, Roseto degli Abruzzi, Sant’Egidio alla Vibrata, Sant’Omero, Silvi, Teramo, Torano Nuovo, Tortoreto, in provincia di Teramo. Il nome di questo vino non ha nessun collegamento con il vino Nobile di Montepulciano e l’omonimia risulta quindi puramente casuale. quest’ultimo, infatti, trae origine dalla città in cui viene prodotto, mentre quello abruzzese dal vitigno che ne caratterizza in maniera determinante l’uvaggio.
Il vitigno Montepulciano è originario della Valle Peligna.
Questa notizia confermata da uno scritto dello storico Michele Troia risalente al XVIII secolo, quindi, molto anteriore rispetto a quando si vantavano le origini toscane del vitigno. in questa zona ha subito delle selezioni e si è adattato facilmente alle variazioni ambientali in seguito al suo diffondersi nei territori vicini e in gran parte della regione Abruzzo. Per il Montepulciano d’Abruzzo Colline Teramane, oltre al vitigno omonimo concorre, in minima parte per la sua produzione anche il Sangiovese, di sicura origine toscana (zona del Chianti).

Vitigni – Grado alcolometrico minimo – Invecchiamento e qualifiche

Vitigni: Montepulciano minimo 90%; può concorrere alla produzione di detti vini il vitigno Sangiovese fino ad un massimo del 10%.
Titolo alcolometrico volumico totale minimo: 12,50% vol.
Acidità totale minima: 4,5 g/l.
Estratto non riduttore minimo: 25 g/l.
Il vino deve essere sottoposto ad un periodo di invecchiamento di due anni di cui almeno un anno in botti di rovere o di castagno e sei mesi di affinamento in bottiglia.
Il vino a denominazione di origine controllata e garantita “Montepulciano d’Abruzzo Colline Teramane” sottoposto ad un periodo di invecchiamento non inferiore a tre anni può portare in etichetta la menzione “riserva” fermi restando i periodi minimi di utilizzo del legno e affinamento in bottiglia.
Il periodo di invecchiamento decorre dal 1° novembre dell’annata di produzione delle uve.

Caratteristiche organolettiche

Colore: rosso rubino intenso con lievi sfumature violacee tendenti al granato con l’invecchiamento.
Odore: profumo caratteristico, etereo, intenso.
Sapore: asciutto, pieno, robusto, armonico e vellutato.

Abbinamenti e temperatura di servizio
 
Gastronomicamente predilige bolliti, brasati, arrosti, pollame nobile e formaggi a pasta stagionata. Temperatura di degustazione: 18°C.