Sci e Vino, l’anima dell’Alto Adige

LE CANTINE più alte d’Italia guardano il confine del Brennero incorniciate dalle piste di sci della Valle d’Isarco che stanno vivendo un periodo d’oro.

Da queste parti si sviluppa il matrimonio «vino & sci» in un circolo virtuoso cucito su misura per il turismo enogastronomico.

Le 18 cantine socie di Eisacktalwein sono dislocate da nord a sud lungo la valle: 16 di esse sono gestite da singoli storici vignaioli che seguono l’intera filiera.

Accanto a queste ci sono poi le due strutture di maggiori dimensioni: la Cantina Valle Isarco, struttura sociale con 130 soci conferitori, e la storica Abbazia di Novacella, che deve ai frati anche la propria storia vinicola.

Tutte le cantine, sfruttando le diversità dei suoli e le varietà climatiche delle diverse zone della Valle, producono vini (alcuni sapientemente fruttati) ottenuti da vitigni a bacca bianca che trovano qui il loro habitat ideale grazie alla notevole escursione termica fra giorno e notte e alla quota importante di ore di sole nel corso dell’anno.

QUI ci sono vini che si esprimono al meglio solo in Val Isarco: il mitico Kerner, il Sylvaner e il Grüner Veltliner, nel nord della valle.

Ma anche il Pinot Bianco e vini rossi come la Schiava e il tradizionale Zweigelt, che beneficiano del clima quasi “mediterraneo” del sud, stanno conoscendo un periodo grande forma e per questo li si trova sulle tavole dei migliori ristoranti.

La produzione totale di Eisacktalwein è di oltre 2 milioni di bottiglie, tutte ottenute dalle uve delle vigne di montagna, che in alcuni casi arrivano fino a 950 metri sul livello del mare (un vero record) e con pendenze che vanno dal 25 al 60%.

I turisti che arrivano qui con gli sci prima di assaggiare i vini della valle hanno la possibilità di spostarsi, tra Bressanone e Maranza in un comprensorio (inserito nel Dolomiti superski) che, negli ultimi anni, ha avuto grande sviluppo come spiega Sergio Lazzari, presidente del Dolomiti Superski.

Le aree principali del comprensorio Rio Pusteria sono la Gitschberg-Jochtal, la Plose, un paradiso sciistico al cospetto delle Odle, poi a qualche chilometro la zona sciistica climatica di Carezza ai piedi del massiccio del Rosengarten.

Nell’offerta-neve ci sono anche le piste per slittino con lunghezze fino a 11 chilometri. Nei rifugi, tutti di grande qualità (qualcuno dotato di chef stellati) si bevono i vini autoctoni con grande senso del marketing territoriale.

www.quotidiano.net – 02/03/2018

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