Ghemme

Zona di produzione e storia

Zona di produzione del Ghemme: parte dei territori dei comuni di Ghemme (Novara) e Romagnano Sesia (Novara).
Il Ghemme, come tutti i grandi vini, vanta origini antichissime. La lapide di Vibia Earina, liberta di Vibio Crispo, senatore romano ai tempi di Tiberio, rinvenuta nei pressi di Ghemme,è un reperto archeologico di indiscussa affidabilità che testimonia, nella zona, la coltivazione della vite fin dai tempi dei romani. In quei tempi, comunque, pare che i vignaiuoli badassero più alla quantità che alla qualità: era tale la quantità di vino prodotto che la città di Anagnum, in seguito Ghemme, scelse come simbolo un grappolo d’uva ed un mazzo di spighe di grano per il gonfalone comunale. Fu in seguito compito dei monaci conservare il rispetto delle buone regole di vinificazione. L’entusiasmo con cui si dedicarono a questa loro “missione” diede degli ottimi risultati. Il vino veniva venduto in gran parte nei mercati vicini, soprattutto a Milano. Nei secoli successivi l’attenzione rivolta alla vinificazione di qualità fu ulteriormente incrementata.
La docg Ghemme può contare su poco meno di 50 ettari di vigneto in produzione, il che significa 2.000 ettolitri di vino.

Vitigni – Grado alcolometrico minimo – Invecchiamento e qualifiche

Vitigni: Nebbiolo (Spanna) minimo 75%, Vespolina ed Uva rara da soli o congiuntamente per un massimo del 25%.
Titolo alcolometrico volumico totale minimo: gradi 12.
Acidità totale minima: 5 per mille.
Estratto secco netto minimo: 23 per mille.
Per avere diritto alla denominazione di origine controllata e garantita il vino “Ghemme” deve essere sottoposto ad un periodo minimo di invecchiamento di tre anni, di cui per almeno venti mesi in botti di legno ed affinato per almeno nove mesi in bottiglia. Il periodo di invecchiamento decorre dal 1° novembre dell’anno al quale si riferisce la vendemmia.
Qualifica “riserva”: periodo minimo di invecchiamento di quattro anni, di cui almeno venticinque mesi in botti di legno ed almeno nove mesi di affinamento in bottiglia (titolo alcolometrico volumico totale minimo: gradi 12,5; estratto secco netto minimo: 24 per mille).

Caratteristiche organolettiche

Colore: rosso rubino anche con riflessi granata.
Odore: profumo caratteristico, fine, gradevole ed etereo.
Sapore: asciutto, sapido, con fondo gradevolmente amarognolo, armonico.
Caratteristiche del Ghemme “riserva”:
- colore: rosso rubino tendente al granata;
- odore: profumo caratteristico, fine, gradevole ed etereo;
- sapore: sottile, asciutto, sapido, armonico, austero ma vellutato, con fondo gradevolmente amarognolo.

Abbinamenti e temperatura di servizio

Da un punto di vista gastronomico è compagno ideale di arrosti di carni rosse e bianche, brasati, lessi e formaggi a pasta dura. Si degusta ad una temperatura di 18°-20°C, avendo cura di stappare la bottiglia qualche ora prima.