Dio salvi il vino abruzzese, conquistano il mercato inglese

Parafrasando il motto “God save the Queen”, Dio salvi il vino abruzzese, sembrano dire in coro i sudditi del Regno Britannico che hanno avuto l’opportunità di apprezzare Montepulciano, Cerasuolo, ma anche Trebbiano e Pecorino, attraverso un’attività promozionale mirata allestita dal Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo, grazie ai fondi del Piano di Sviluppo Rurale.

4 mesi di iniziative tra cene tematiche riservate a compratori, sommelier e giornalisti di settore; l’Abruzzo Wine Show Case, lo scorso 31 maggio, nella suggestiva location della Oxo Tower Wharf e due Temporary Bar, per la proposta diretta al consumatore, nel cuore della Paddington Central.

L’attività ha previsto anche una fase di incoming con la visita di trenta persone tra compratori e giornalisti, in ciascuna delle 40 aziende scelte dagli stessi esperti inglesi, coinvolte nel progetto.

“La Gran Bretagna é tra i primi 5 paesi al mondo per il consumo di vino – sottolinea Valentino Di Campli presidente del Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo – ed é stata, per questa ragione, una scelta strategica ben precisa la nostra perché vogliamo aggredire un mercato sicuramente florido che possa portare benefici al nostro settore in costante crescita.”

L’attività é stata resa possibile grazie ad un finanziamento  di un milione e mezzo proveniente da una sottomisura del Piano di Sviluppo Rurale:

“Un capitolo di spesa dedicato all’informazione e promozione a favore dei nostri prodotti – spiega l’assessore regionale Dino Pepe – in particolare del nostro vino vero e proprio ambasciatore delle bellezze del nostro territorio.

I dati sono incoraggianti – spiega ancora Pepe – nel primo trimestre del 2017 l’export, per quanto riguarda il vino, fa registrare un +10%, con l’ingresso nel mercato britannico puntiamo a crescere ancora di più.”

www.rete8.it – 28/09/2017

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