Brexit, vino: su i prezzi, giù i consumi

Dati preoccupanti
Il vino e la Brexit, un amore mai nato. Anzi, un disastro annunciato dal momento che spuntano i primi dati preoccupanti riguardanti l’export.
lanciare l’allarme è la Coldiretti che sottolinea come il mondo del vino sia in crisi in Gran Bretagna. In particolare il made in Italy sta vivendo una profonda crisi a causa degli effetti della Brexit.
Un calo del 6% dell’export verso la Gran Bretagna per il settore alimentare italiano. Il settore vinicolo supera il 7% stando ai dati Istat del primo trimestre dell’anno in corso.
Un crollo preoccupante se si pensa che il mercato inglese è un punto di riferimento. A peggiorare la situazione è l’aumento dei prezzi, mai così sfavorevoli.
Le cause sono i tassi di cambio non a favore e l’aumento della tassazione sugli alcolici.

Export vino vittima della Brexit
Riguardo ai costi la Coldiretti precisa: “Mai così sfavorevoli, hanno raggiunto una media superiore alle 5 sterline e mezzo, pari a quasi 6,50  euro.
Comincia a farsi sentire l’effetto della svalutazione della sterlina, ma anche un atteggiamento più nazionalista da parte degli inglesi che cominciano a sostituire i prodotti di importazione.
”Coldiretti specifica che per il Belpaese l’export del vino e dei prodotti agroalimentari è fondamentale:“ La Gran Bretagna è il quarto sbocco estero dei prodotti agroalimentari nazionali Made in Italy con un valore di ben 3,2 miliardi nel 2016.
Dopo il vino, la voce più importante, troviamo in lista pasta, ortofrutta, formaggi (di cui più di un terzo rappresentato da Parmigiano Reggiano e Grana Padano) e mozzarella di bufala campana.”

www.cno-webtv.it – 19/06/2017

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